GastroSuisse persegue in particolare i seguenti temi prioritari:
L’aliquota speciale IVA per le prestazioni nel settore alberghiero deve essere estesa oltre il 2027. Ma il Consiglio federale è di parere diverso, per cui dal 2028 le prestazioni alberghiere potrebbero essere sottoposte all’aliquota normale. Due mozioni di tenore identico, depositate dalla consigliera agli Stati Esther Friedli (Mo. 24.3635) e dal consigliere nazionale Philipp Matthias Bregy (Mo. 24.3624) chiedono il mantenimento dell’aliquota IVA per il settore alberghiero.
GastroSuisse si impegna per garantire una regolamentazione ottimale delle mance. Una mozione parlamentare del consigliere nazionale Vincent Maitre chiede che le mance dell’albergheria-ristorazione siano esentate in ogni caso da imposte e tasse (Mo. 24.4202). La Federazione sostiene questa mozione che migliora la sicurezza giuridica ed elimina le ambiguità in una prassi ormai ampiamente consolidata.
GastroSuisse si impegna affinché i salari minimi previsti dai contratti collettivi di lavoro di obbligatorietà generale prevalgano sui salari minimi fissati dallo Stato. Dal 2017 una regolamentazione cantonale può annullare le disposizioni sui salari minimi di un CCL di obbligatorietà generale. In Svizzera è tradizione che le condizioni di lavoro vengano negoziate congiuntamente da salariati e datori di lavoro. Il partenariato sociale è un sistema collaudato che garantisce la pace sociale da oltre un secolo. Tuttavia è sempre più messo minacciato da interventi cantonali, con il rischio che le condizioni di lavoro si trasformino in un patchwork poco coerente. Tali interventi sono inoltre pregiudizievoli per i settori dotati di un CCL di obbligatorietà generale. Non considerano che questi contratti disciplinano i rapporti di lavoro in modo esaustivo e ne mettono in pericolo il futuro. Contrariamente ai salari minimi stabiliti per settore e per livello di qualifica, che tengono conto della formazione, del tipo di professione e/o dell’esperienza, il salario minimo uniforme svalorizza la formazione e la formazione continua. Insieme a 28 altre associazioni professionali ed economiche, GastroSuisse si impegna per l'attuazione della mozione Ettlin «Proteggere il partenariato sociale da attacchi inaccettabili» (20.4738) il cui autore chiede che i salari minimi dei CCL di obbligatorietà generale prevalgano sui salari minimi cantonali.
Nella primavera 2020, quando la pandemia limitava fortemente l'attività economica, il Consiglio federale ha approvato la concessione di crediti bancari agevolati garantiti dalla Confederazione. Inizialmente i tassi d’interesse erano rispettivamente dello 0 e dello 0,5 per cento. Poi, in reazione all’aumento del tasso guida, il Consiglio federale li ha adeguati all’1,5 e al 2 per cento. Lo scorso anno il tasso guida è sceso. Insieme ad altre associazioni, GastroSuisse ha quindi chiesto di riportare i tassi d’interesse al livello iniziale. Il Consiglio federale ha invece deciso di ridurli allo 0,25 e allo 0,75 per cento dal 1° aprile 2025. Un passo importante, ma insufficiente. I tassi d’interesse sui crediti inferiori a 500 000 franchi devono essere soppressi, quelli sui crediti di importo superiore abbassati allo 0,5 per cento. GastroSuisse continua a battersi per questo obiettivo.
Il Consiglio degli Stati ha incaricato il Consiglio federale di vagliare soluzioni per contrastare le recensioni online abusive. GastroSuisse sostiene questa decisione e si impegna per l’adozione di misure atte a prevenire ed evitare le recensioni false. Le recensioni online influenzano le decisioni di acquisto e costituiscono quindi un importante fattore di competitività. Se da un lato migliorano la trasparenza, dall’altro comportano dei rischi, visto che l’anonimato favorisce pratiche abusive quali recensioni falsificate, acquistate o dannose. Già oggi la legge federale contro la concorrenza sleale permette alle aziende di difendersi dalle recensioni diffamatorie. Per farlo devono tuttavia adire le vie legali, ma dato che la procedura è onerosa in termini di tempo e costi, generalmente vi rinunciano.
E prassi diffusa fissare contrattualmente la fine di un contratto di lavoro per la fine del mese. In questi casi, secondo il CO, un’assenza di un solo giorno differisce la fine del rapporto di lavoro di un mese intero. GastroSuisse si oppone a una proroga sproporzionata del termine di disdetta in caso di assenze di breve durata.